LA MORTE TRAUMATICA PER INCIDENTE

Perdere qualcuno a seguito di un incidente stradale/lavoro è un evento fortemente doloroso.

La perdita che avviene a seguito di un incidente racchiude tutti gli aspetti psico emotivi tipici della perdita traumatica.

Questi li ritroviamo in reazioni di shock, incredulità, senso di smarrimento,  rabbia,  per poi arrivare gradualmente ad una presa di consapevolezza che condurrà la persona ad una lenta, ma possibile ripresa.

Nei casi di morte sopraggiunta per incidente, si possono verificare in genere due situazioni:

  • Assistere o essere presente al momento dell’incidente
  • Ricevere la notizia di morte da terzi

Entrambi gli scenari portano il sopravvissuto a vivere momenti di enorme sofferenza.

Nel primo caso potranno essere maggiormente presenti  immagini dell’accaduto che si manifestano in modo dirompente e incontenibile nella vita del sopravvissuto.

Nella seconda situazione invece, la persona potrà venire a conoscenza della morte del proprio amato in modo improvviso e  purtroppo come spesso accade, non da personale specializzato e preparato.

Diversi studi sottolineano infatti, come l’importanza della comunicazione di morte sia fondamentale per un  funzionale percorso di elaborazione.

Può succedere inoltre, che a causa della modalità con cui sopraggiunge la perdita, oltre ai diversi aspetti  già sopra citati, la persona  in lutto possa sperimentare  forti stati di ansia anche su più fronti della quotidianità.

Ciò potrebbe essere causato dal fatto che in modo totalmente inaspettato  la persona veda il proprio mondo capovolgersi.

Così il pensiero che qualcosa di brutto possa nuovamente accadere può rimanere un pensiero  fortemente presente nel sopravvissuto.

Tale aspetto cognitivo, assolutamente normale nelle prime fasi della perdita, può rivelarsi nel tempo fortemente limitante per la vita del sopravvissuto

La violenza con cui si presenta la morte è spesso un elemento  particolarmente doloroso per il familiare che sopravvive alla perdita in quanto può ricondurre spesso il pensiero ai momenti  che hanno anticipato l’evento  fatale.

“Chissà se ha sofferto”, “Se si è reso conto dell’incidente” “qual è stato l’ultimo pensiero”, “se ha avuto paura”.

L’ intensità di queste riflessioni, che possono perdurare anche per diverso tempo, se non adeguatamente supportate e contenute possono condurre ad una sofferenza ancora più intensa.

Il dolore per una perdita può portare a chiudersi, a pensare che nulla abbia senso, che nulla possa riacquistare significato, e seppur in parte questo può essere  vero, tutte le persone che ho avuto l’onore di aiutare in questi anni, mi hanno insegnato che viver è pur sempre un’opportunità, e che nonostante il dolore  rimanga nella propria vita come fedele compagno, continuare a  condurre un’esistenza quanto più significativa possibile può essere un obiettivo perseguibile.

Psicologo Albignasego Padova – D.ssa Cristina Anile

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